mercoledì 29 luglio 2009

Giocare al Padrino è fuorilegge

Vietato il Padrino online. La Cina ha messo al bando i siti web su cui compaiono giochi con gang mafiose che appaiono in modo "accattivante". E il ministero della Cultura ha precisato che tali giochi "promuovono l'oscenità, il gioco d'azzardo o la violenza" e "minano la moralità e la cultura tradizionale cinese". Secondo il governo di Pechino, i videogame con gli emuli digitali di Marlon Brando "incoraggiano la gente a imbrogliare, rapinare e uccidere, e a glorificare le vite dei gangster", dando un "cattivo esempio ai giovani". L'ordinanza ministeriale prevede maggiori controlli e minaccia "di punire duramente quei siti che continuino a gestire tali giochi".

Nei primi anni seguiti all'avvento al potere dei comunisti, il governo cinese aveva quasi totalmente distrutto le gang mafiose, che però sono tornate alla ribalta negli ultimi decenni, mentre si affievolivano i controlli economici e sociali. Nonostante il coinvolgimento della mafia in attività come il traffico di droga o di esseri umani, film e telefilm girati a Taiwan e Hong Kong e che trattano le gesta delle Triadi sono molto popolari nel paese asiatico. Per il settore dei giochi online in Cina si prevede una crescita quest'anno compresa tra il 30% e il 50%, con ricavi pari ad almeno 3 miliardi e mezzo di dollari. La Cina conta circa 200 milioni di giocatori online, e oltre 300 milioni di utenti internet, il numero più alto al mondo.