Alla fine, per Song Zichai, sono scattate le manette. L’accusa: truffa ed estorsione ai danni di 150 commercianti cinesi attirati dal sogno (poi diventato incubo) di un faraonico centro commerciale a Muggiò, in un ex cinema, a due passi da Milano.
Il mancese (noto anche come Song Zhicai o Song Jiang) è stato arrestato a Napoli, dove anni fa ha allestito il Cinamercato più famoso d’Italia. E dove si è fatto notare per una serie di spericolate operazioni finanziarie. Da quelle parti lo chiamano O’ Cinese. E lo trattano con rispetto. In Brianza, invece, i suoi connazionali volevano fargli la pelle, perché l’ipermercato era senza autorizzazioni ed è stato chiuso. E adesso, qualcuno di loro racconta che Song affittava gli stand (fino a 60 mila euro), e chi non pagava riceveva pesanti minacce.
Ancora da accertare, invece, i presunti contatti di Zichai con la ‘Ndrangheta. Intanto, sono stati arrestati per bancarotta fraudolenta tre amministratori della Tornado Gest, la società che aveva realizzato il cinema poi riempito di negozi made in China e che nel 2007 è sprofondata in un buco di 50 milioni di euro.
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