Un collaboratore di giustizia cinese conferma l'inesistenza di unico capo della mafia d'Oriente in Italia. Il sistema criminale cinese, infatti, non ha una struttura come quella di Cosa Nostra, con una cupola e un boss dei boss. Piuttosto somiglia alla 'Ndrangheta: tante cellule, tanti gruppi, tante famiglie che fra di loro tessono amicizie e danno luogo a conflitti.
Ecco cosa racconta il nostro pentito a proposito delle relazioni fra i boss delle tante Chinatown.
“In Italia non c’è un’unica organizzazione criminale cinese. Ci sono gruppi dislocati sul territorio nazionale. Ogni gruppo ha un capo. I capi tra di loro si conoscono, perché sono amici per cui capita anche che si incontrino fra di loro o perché si è creato un contrasto tra i singoli gruppi e occorre, quindi, trovare una soluzione o perché si deve realizzare una qualche azione illecita che un singolo gruppo da solo non è in grado di sostenere, per cui chiede supporto ad altri […]".
"Quando i capi si incontrano tra di loro, nessuno degli affiliati può partecipare alla riunione. Dico questo perché spesso è capitato che ero in compagnia di W. [il capo del suo gruppo] quando questi si doveva incontrare con altri capi, per cui mi sono dovuto allontanare e loro si sono appartati”.
Nessun commento:
Posta un commento